Abbiamo parlato in un altro articolo di cosa sia il menisco e di quanto possa essere importante per l’articolazione del ginocchio. Allo stesso modo è di fondamentale importanza cercare di ripararlo, quindi di suturarlo, preservandone le funzioni.
Ma è sempre possibile suturare un menisco rotto? Al netto della difficoltà tecnica che può precludere una riparazione in un soggetto rispetto ad un altro, anche a prescindere da altri fattori, spesso ci si pone il limite dell’età e si considera la procedura di riparazione limitata ai pazienti più giovani ed attivi. Un recente articolo ad opera del gruppo di ricerca americano guidato da Flanigan (link) ha analizzato gli effetti di questo fattore. Analizziamolo.
Lo studio “Meniscus repair five-year results are influenced by patient pre-injury activity level but not age group” è stato pubblicato a dicembre 2019 sulla rivista “The Knee”. L’Autore, il dr. Flanigan, Ortopedico del Wexner Medical Center in Ohio ha spiegato come con il suo gruppo avessero voluto valutare l’influenza dell’età sulle riparazioni meniscali, e se il livello di attività del paziente potesse ricoprire in ruolo.
Nello studio sono stati raccolti i dati di 225 pazienti sottoposti a sutura meniscale, di cui l’11% sedentario, il 63% modicamente attivo, il 26% rappresentato da atleti professionisti). Ogni paziente è stato valutato tramite schede a punteggio specifiche per la patologia del ginocchio, con controlli fino a 5,4 anni di distanza dall’intervento.
Di questi pazienti, il 20% ha dimostrato un fallimento della riparazione, quindi una nuova rottura meniscale, ma senza associazione con l’età o il livello di attività sportiva praticata. Quando sono stati approfonditi i punteggi della scheda IKDC in riferimento ai pazienti sedentari, si è osservato che le variazioni di punteggio non erano associati all’età ma erano generalmente inferiori tra questo gruppo di pazienti rispetto agli altri più attivi. I punteggi della scheda KOOS per le attività di vita quotidiana, invece, erano associati in maniera indipendente per l’età, risultando tendenzialmente più alti, quindi migliori, nei pazienti con età superiore ai 40 anni. Inoltre, nessuno tra i risultati ottenuti valutando il dolore, l’attività sportiva, e la qualità della vita con la scheda KOOS si è associato in maniera significativa al parametro età. Invece, tutte queste variabili hanno ottenuto punteggi più bassi nei pazienti con attività sedentaria.
In altre parole, l’età non ha influenza sulla riparazione di un menisco. E i pazienti più attivi, a prescindere dall’età, ottengono risultati migliori. I pazienti sedentari, di contro, dimostrano risultati inferiori. Questo potrebbe dipendere dalla maggiore motivazione a ritornare al livello pregresso di attività. L’età, quindi, non dovrebbe più rappresentare un fattore limitante per un chirurgo che si trovi di fronte ad un paziente candidabile alla sutura meniscale, sottolineando tuttavia, ai pazienti sedentari, che alcuni sintomi o del discomfrot potrebbero persistere anche dopo la chirurgia.
Ma è sempre possibile suturare un menisco rotto? Al netto della difficoltà tecnica che può precludere una riparazione in un soggetto rispetto ad un altro, anche a prescindere da altri fattori, spesso ci si pone il limite dell’età e si considera la procedura di riparazione limitata ai pazienti più giovani ed attivi. Un recente articolo ad opera del gruppo di ricerca americano guidato da Flanigan (link) ha analizzato gli effetti di questo fattore. Analizziamolo.
Lo studio “Meniscus repair five-year results are influenced by patient pre-injury activity level but not age group” è stato pubblicato a dicembre 2019 sulla rivista “The Knee”. L’Autore, il dr. Flanigan, Ortopedico del Wexner Medical Center in Ohio ha spiegato come con il suo gruppo avessero voluto valutare l’influenza dell’età sulle riparazioni meniscali, e se il livello di attività del paziente potesse ricoprire in ruolo.
Nello studio sono stati raccolti i dati di 225 pazienti sottoposti a sutura meniscale, di cui l’11% sedentario, il 63% modicamente attivo, il 26% rappresentato da atleti professionisti). Ogni paziente è stato valutato tramite schede a punteggio specifiche per la patologia del ginocchio, con controlli fino a 5,4 anni di distanza dall’intervento.
Di questi pazienti, il 20% ha dimostrato un fallimento della riparazione, quindi una nuova rottura meniscale, ma senza associazione con l’età o il livello di attività sportiva praticata. Quando sono stati approfonditi i punteggi della scheda IKDC in riferimento ai pazienti sedentari, si è osservato che le variazioni di punteggio non erano associati all’età ma erano generalmente inferiori tra questo gruppo di pazienti rispetto agli altri più attivi. I punteggi della scheda KOOS per le attività di vita quotidiana, invece, erano associati in maniera indipendente per l’età, risultando tendenzialmente più alti, quindi migliori, nei pazienti con età superiore ai 40 anni. Inoltre, nessuno tra i risultati ottenuti valutando il dolore, l’attività sportiva, e la qualità della vita con la scheda KOOS si è associato in maniera significativa al parametro età. Invece, tutte queste variabili hanno ottenuto punteggi più bassi nei pazienti con attività sedentaria.
In altre parole, l’età non ha influenza sulla riparazione di un menisco. E i pazienti più attivi, a prescindere dall’età, ottengono risultati migliori. I pazienti sedentari, di contro, dimostrano risultati inferiori. Questo potrebbe dipendere dalla maggiore motivazione a ritornare al livello pregresso di attività. L’età, quindi, non dovrebbe più rappresentare un fattore limitante per un chirurgo che si trovi di fronte ad un paziente candidabile alla sutura meniscale, sottolineando tuttavia, ai pazienti sedentari, che alcuni sintomi o del discomfrot potrebbero persistere anche dopo la chirurgia.
Sono Luca Dei Giudici, Medico Chirurgo e Specialista in Ortopedia e Traumatologia.
Mi dedico con immensa passione alla Chirurgia Articolare di Spalla e di Ginocchio, ovvero al trattamento delle patologie riguardanti cartilagine, tendini e legamenti, alla cura dell'artrosi, e alle patologie degli sportivi che affliggono queste due importanti articolazioni.
Sul mio sito troverai informazioni complete e originali, scritte di mio pugno e con un linguaggio facile da capire, come fossimo in ambulatorio in presenza, per aiutarti a risolvere la tua condizione e ritrovare il tuo benessere.
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